comunicare
co·mu·ni·cà·re/
transitivo
- 1.Dire, rendere noto, far sapere (anche + a ): ho comunicato al capo le mie dimissioni; + a e di e inf. o + che e ind.: mi hanno comunicato di essere pronti per la riunione; ci hanno comunicato che la partenza è rimandata; anche tr. pronom. (con valore recipr.).
"si comunicarono le proprie impressioni" - 2.Rendere partecipi altri di un sentimento, di una passione, ecc. (anche + a ).
"c. speranza"
intransitivo
- 1.Entrare in comunicazione, in relazione, spec. verbale o scritta (anche + con, tra ): il prigioniero non può c. con nessuno; è vietato ai concorrenti di c. tra loro durante l'esame; c. a gesti, per telefono.
- 2.Di luoghi o ambienti, essere collegati da un passaggio (anche + con, tra ): la camera comunica col bagno; le due stanze non comunicano (tra loro).
intransitivo pronominale
Scrivo velocemente, dopo una conversazione piacevole sulla comunicazione, con persone che pensano a come fare bene il loro lavoro, non solo a guadagnare soldi. Incontrare chi la pensa come noi non è facile, chi sposa certi pricipi e li applica nel concreto.
La comunicazione è un termine tornato prepotentemente in uso che non viene compreso, con una nuova accezione sottolineata dal cambiamento dei sistemi di marketing, dalla nascita dei nuovi media.
Comunicazione è il modo in cui l'azienda parla ai suoi clienti.
Comunicazione è il modo in cui l'azienda parla ai suoi clienti.
Spesso invece si crede che sia solo la sostituzione di un termine, Marketing sostituito da Comuncazione.
Non si pensa mai che comunicare, come si legge sopra, significa rendere partecipi, mettere in contatto, diffondere. Oggi poi grazie ai Social la comunicazione non è solo unidirezionale ma bidirezionale.
Io faccio poi una comunicazione particolare, comunico la storia, i prodotti, la vita dell'azienda che si avvale dei miei servizi, non presento pacchetti standard, non ho listino prezzi.
Quello che serve a me per "fare comunicazione" lo trovo conoscendo l'azienda.
E' all'ordine del giorno trovare aziende che hanno fatto cospiqui investimenti per non aver poi nessun servizio concreto, che non hanno un piano di comunicazione, che non programmano i loro investimenti o le loro azioni in campo marketing e comunicazione.
Il termine comunicazione, per citare un commento su Bruno Munari, implica anche l'aspetto biologico dell'azienda, implica qualcosa che va oltre le strategie di marketing, si tratta per me di trovare il vero linguaggio dell'azienda, quello che la mostrerà per quello che è davvero.
Ripeto anche in questo post che la Comunicazione non può essere concepita al di fuori dell'attività aziendale, non può essere studiata su criteri standard.
La comunicazione è la voce dell'azienda e come succede per le nostre voci, ogni azienda deve avere un timbro differente.
Tutte le polemiche riguardo questo termine vengono dalle agenzie old style che non hanno saputo comprendere il grande cambiamento che c'era in corso, che non sanno evolvere e adeguarsi ai nuovi concetti di marketing e ai nuovi media.
Altre polemiche vengono poi giustamente da quel mare di improvvisati che cercano metodi veloci per guadagnare, questi ultimi però sono presenti in tutte le categorie: dai cuochi ai nuovi guaritori spirituali.
Tutte le polemiche riguardo questo termine vengono dalle agenzie old style che non hanno saputo comprendere il grande cambiamento che c'era in corso, che non sanno evolvere e adeguarsi ai nuovi concetti di marketing e ai nuovi media.
Altre polemiche vengono poi giustamente da quel mare di improvvisati che cercano metodi veloci per guadagnare, questi ultimi però sono presenti in tutte le categorie: dai cuochi ai nuovi guaritori spirituali.
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