Non è una notizia nuova... ma non se ne parla ancora abbastanza!
Avremo macchine a costi più bassi con sensori migliori?
E spariranno i vecchi sensori, che rimarrà delle attuali macchine fotografiche?
Penso spesso anche a che fine faranno i nostri concetti di fotografia attuali, quando si potrà fotografare al buio completo, quando si potranno fare foto simili ai raggi x, nel quotidiano intendo, mi chiedo che ne sarà di concetti come esposizione, otturatore, iso, rumore...
è davvero affascinante vivere in questa epoca così contraddittoria!
E quindi la domanda torna più attuale che mai cosa è la fotografia?
Il grafene, per chi ancora non conoscesse questo materiale miracoloso, è costituito da un singolo strato di atomi di carbonio organizzati secondo una struttura a nido d’ape.
Il suo spessore è un milione di volte inferiore a quello di un capello umano e possiede un’elevata conducibilità elettrica.
Questa la definizione di Wikipedia:
Il
grafene è un
materiale costituito da uno strato monoatomico di
atomi di
carbonio (avente cioè uno spessore equivalente alle dimensioni di un solo atomo) ed è duro quanto il diamante.
Come suggerisce la desinenza
-ene del nome, gli atomi sono ibridati nella forma
sp², e si dispongono quindi a formare
esagoni con
angoli di 120°. In presenza di imperfezioni (
pentagoni o
ettagoni invece degli esagoni), la struttura si deforma: quando ci sono 12 pentagoni, si ha un
fullerene. La presenza di singoli pentagoni o ettagoni provoca invece increspature della superficie.
Sono appassionata di queste cose e ringrazio il web che mette a disposizione così tante informazioni! Se avessi potuto scegliere avrei voluto studiare tutto il giorno, sono curiosa e niente per me è inutile o noioso! Ma è andata così, e per fortuna appunto esiste Wikipedia... di cui mi tocca fidarmi affascinata!
Cmq torniamo a noi!
Un gruppo di ricercatori del Nanyang Technological University, in Singapore, ha sviluppato un sensore per fotocamere, fatto in grafene, che raggiunge una sensibilità mille volte superiore a qualsiasi cosa disponibile oggi sul mercato. Il sensore è capace di rilevare un vasto spettro di luce, rendendolo quindi ideale per tanti diversi tipi di camere. Potrà in futuro essere impiegato in fotocamere per il traffico, fotocamere infrarosse e le ottiche di tante sonde spaziali, lander o rover futuri. Fonte: http://www.fotozoom.it/blog/attrezzature/item/1524-rivoluzionario-sensore-fotografico-al-grafene-1000-volte-piu-sensibile-degli-attuali.html
La sua elevata sensibilità ne consente l’impiego in condizioni di bassa illuminazione, per cui le foto ottenute saranno sempre perfette.
La nanostruttura in grafene “intrappola” le particelle di luce per un tempo maggiore, fornendo segnali elettrici molto più forti che verranno quindi trasformati in immagini. Più forte è il segnale elettrico generato dagli elettroni, più chiare e nitide saranno le foto scattate. La performance, come la velocità di risposta, può essere ulteriormente migliorata.
Il professore Wang Qijie, inventore del sensore, crede che presto sarà possibile realizzare sensori in grafene flessibili ed economici. I produttori dovranno solo sostituire il materiale usato nel processo di fabbricazione CMOS con nanostrutture in grafene. In poco tempo si potranno così produrre sensori cinque volte più economici. Il prossimo passo sarà l’avvio della collaborazione con l’industria per portare i sensori in grafene nei prodotti commerciali.
Fonte: http://www.webnews.it/2013/05/31/sensori-in-grafene-per-le-foto-notturne/?ref=post