fidùcia s. f. [dal lat. fiducia, der. di fidĕre «fidare, confidare»] (pl., raro, -cie). – 1. Atteggiamento, verso altri o verso sé stessi, che risulta da una valutazione POSITIVA di fatti, circostanze, relazioni, per cui si CONFIDA nelle altrui o proprie possibilità, e che generalmente produce un sentimento di SICUREZZA e TRANQUILLITA'
f. in Dio, negli uomini, nella fraternità umana, nella scienza, nel progresso sociale; f. nella vittoria; f. di riuscire; f. nella propria stella, nelle proprie forze; f. nell’esito di un’impresa; guardare con f. all’avvenire; ferma f.; f. illimitata, assoluta, incondizionata; avere, nutrire f.; perdere la f.; dare un attestato, una prova di f.; ispirare f.; guadagnare, meritare, godere, avere la f. di qualcuno; riporre bene, o male, la propria f.; abusare della f. altrui. Di uso com. le espressioni: persone di f., di mia, di tua, di sua f., persone fidate a cui si ricorre in cose delicate e d’importanza; medico, avvocato di f., quello che è liberamente e abitualmente scelto dal cliente; posto, impiego, incarico di f., di responsabilità, delicato, che si affida solo a persone sicure, fidate.
VocabolarioTRECCANI
Fiducia - Esercizio alla ricerca della perfezione Ph Vanessa Rusci |
Fidacia
ispirarla
darla
meritarla
Non ci fidiamo, siamo in protezione, diffidiamo naturalmente, per assurdo soprattutto delle cose ben fatte, delle persone oneste, dei progetti troppo seri: dove starà la fregatura?
Perchè quasi sempre c'è la fregatura!
Se è troppo bello il packaging il prodotto non sarà buono, se le condizioni sono troppo vantaggiose la vacanza sarà sicuramente in un luogo desolato, se sorride troppo vuol dire che sta nascondendo i problemi del progetto, se...se...se...
In fondo abbiamo partecipato tutti a quei corsi nei quali ti insegnano a stringere forte la mano per non apparire insicuri, a emulare la postura dell'altro per comunicare meglio e poi "fotterlo" e vendere.
Tutti siamo caduti nell'offerta del gestore telefonico che poi così tanto offerta non era.
Tutti abbiamo comprato un prodotto per la sua bella scatola e poi dentro non c'era che un piccolo contenitore tra troppo cartone...
Diffidiamo! Giustamente!!!
Eppure la fiducia ci farebbe sentire tranquilli e sicuri.
Ci farebbe credere nelle capacità dell'altro e nelle nostre.
La fiducia potrebbe essere la chiave di svolta di questa epoca nera: ricominciare a dare fiducia.
Fidarsi di chi propone, di chi è sorridente, di chi spera, di chi sogna, di cambiare le cose, di costruire realtà prospere ed eque.
Dare fiducia comporta una presa di responsabilità:
devo monitorare che la mia fiducia sia ben riposta.
Comporta allo stesso tempo una attribuzione di responsabilità: se mi dai fiducia io mi sento obbligato a fare del mio meglio.
Dare fiducia in fondo è una libertà, non darla è un limite della propria paura.
Paura di cosa?
Paura di essere stupidi da non sapersi difendere? Da un truffatore, da un malintenzionato, da un furbo.
E serve?
No, non serve,quanto meno non serve la paura paralizzante, quella che fa sprecare troppo tempo e energia.
All'estero sono molto più pratici di noi:
io ti "provo" se sgarripiù volte, ripeto più volte, sei fuori, però ti do una possibilità e te la do al 100% credendo in ciò che mi proponi.
La nostra diffidenza invece blocca entusiami, blocca progetti,blocca carriere.
Sto sperimentando la fase del RI Fidarmi!
Ho aperto la porta del castello dove mi ero chiusa insieme a troppe aziende italiane e faccio passi nel giardino della fiducia.
Incontro, cerco, ascolto, mi confronto, propongo, mi fido in primis delle mie idee poi della gente che incontro.
Mi fido dei miei collaboratori, dei miei colleghi, dei miei fornitori, dei miei competitor, sempre con la dovuta accortezza, senza troppa ingenuità, ma mi fido.
Con la certezza che posso attraverso la chiarezza gestire e interrompere qualsiasi rapporto nel quale la fiducia venga a mancare.
Cerco poi di meritare la fiducia, cercando di essere sempre chiara, sincera anche quando sbaglio, quando le cose non sono proprio come le avevamo immaginate, cerco di essere attiva, di produrre risultati.
E se qualcuno si fida di me, io lo ripago mille volte di piu del suo investimento: non c'è benzina più forte per me della fiducia che mi si concede.
E credo funzioni così per tutti.
Spero che questa sia l'epoca in cui si torni a fidarsi, a far le cose per bene, a meritarsi la ficucia.
Prezzi onesti, lavori professionali, prodotti "sinceri", aziende che rispettano il lavoro degli altri, che producono cose che fanno bene alla comunità.
Fidarsi innesca un meccanismo virtuoso che autoelimina i malintenzionati.
Fidarsi significa accettare i fallimenti, le cadute, gli scivoloni dell'altro e di noi stessi, perchè quello è donare nuovamente fiducia.
Perchè comunque non esiste la perfezione, esite il tendere ad essa.
Non esistono cuori senza macchie, menti solo geniali, e forse è stata proprio questa mancanza di obiettività a farci smettere di fidarci, abbiamo creduto alla perfezione.
Il Tao recita:
In ogni mondo di male esiste un punto di bene
e
in ogni mondo di bene esiste un punto di male.
Io ho deciso che mi fido.
Di trovare un equilibrio, cocreatore, di mettere la mia parte di fiducia.
Ho deciso che agisco, faccio, investo.
Comunicare FIDUCIA, con i fatti, le azioni, le cose giuste.
Non servono belle fotografie professionali con dolcetti di cera, i colori giusti, e l'inquadratura giusta del momento.
Serve sovvertire il paradigma e invece di mistificare raccontare ciò che davvero funziona, ciò che davvero è il plus di ogni azienda che lavora seriamente e con passione.
E visto che queste poche regole valgono poi in tutti i settori della vita: NON RIMANE CHE PROVARE A FIDARSI!
Buona notte o Buona giornata!
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