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lunedì 16 gennaio 2017

Fiducia: il bene più raro.

fidùcia s. f. [dal lat. fiducia, der. di fidĕre «fidare, confidare»] (pl., raro, -cie). – 1. Atteggiamento, verso altri o verso sé stessi, che risulta da una valutazione POSITIVA di fatti, circostanze, relazioni, per cui si CONFIDA nelle altrui o proprie possibilità, e che generalmente produce un sentimento di SICUREZZA e TRANQUILLITA'
fin Dionegli uomininella fraternità umananella scienzanel progresso socialefnella vittoriafdi riuscirefnella propria stellanelle proprie forzefnell’esito di un’impresaguardare con fall’avvenireferma f.; fillimitataassolutaincondizionataaverenutrire f.; perdere la f.; dare un attestatouna prova di f.; ispirare f.; guadagnaremeritaregodereavere la fdi qualcunoriporre bene, o malela propria f.; abusare della faltrui. Di uso com. le espressioni: persone di f., di miadi tuadi sua f., persone fidate a cui si ricorre in cose delicate e d’importanza; medicoavvocato di f., quello che è liberamente e abitualmente scelto dal cliente; postoimpiegoincarico di f., di responsabilità, delicato, che si affida solo a persone sicure, fidate.
VocabolarioTRECCANI
Fiducia - Esercizio alla ricerca della perfezione
Ph Vanessa Rusci

Fidacia
ispirarla
darla
meritarla

Non ci fidiamo, siamo in protezione, diffidiamo naturalmente, per assurdo soprattutto delle cose ben fatte, delle persone oneste, dei progetti troppo seri: dove starà la fregatura?
Perchè quasi sempre c'è la fregatura!
Se è troppo bello il packaging il prodotto non sarà buono, se le condizioni sono troppo vantaggiose la vacanza sarà sicuramente in un luogo desolato, se sorride troppo vuol dire che sta nascondendo i problemi del progetto, se...se...se...

In fondo abbiamo partecipato tutti a quei corsi nei quali ti insegnano a stringere forte la mano per non apparire insicuri, a emulare la postura dell'altro per comunicare meglio e poi "fotterlo" e vendere.
Tutti siamo caduti nell'offerta del gestore telefonico che poi così tanto offerta non era.
Tutti abbiamo comprato un prodotto per la sua bella scatola e poi dentro non c'era che un piccolo contenitore tra troppo cartone...
Diffidiamo! Giustamente!!!

Eppure la fiducia ci farebbe sentire tranquilli e sicuri.
Ci farebbe credere nelle capacità dell'altro e nelle nostre.
La fiducia potrebbe essere la chiave di svolta di questa epoca nera: ricominciare a dare fiducia.
Fidarsi di chi propone, di chi è sorridente, di chi spera, di chi sogna, di cambiare le cose, di costruire realtà prospere ed eque.
Dare fiducia comporta una presa di responsabilità:
devo monitorare che la mia fiducia sia ben riposta.
Comporta allo stesso tempo una attribuzione di responsabilità: se mi dai fiducia io mi sento obbligato a fare del mio meglio.
Dare fiducia in fondo è una libertà, non darla è un limite della propria paura.
Paura di cosa?
Paura di essere stupidi da non sapersi difendere? Da un truffatore, da un malintenzionato, da un furbo.
E serve?
No, non serve,quanto meno non serve la paura paralizzante, quella che fa sprecare troppo tempo e energia.
All'estero sono molto più pratici di noi:
io ti "provo" se sgarripiù volte, ripeto più volte, sei fuori, però ti do una possibilità e te la do al 100% credendo in ciò che mi proponi.
La nostra diffidenza invece blocca entusiami, blocca progetti,blocca carriere.

Sto sperimentando la fase del RI Fidarmi!

Ho aperto la porta del castello dove mi ero chiusa insieme a troppe aziende italiane e faccio passi nel giardino della fiducia.
Incontro, cerco, ascolto, mi confronto, propongo, mi fido in primis delle mie idee poi della gente che incontro.

Mi fido dei miei collaboratori, dei miei colleghi, dei miei fornitori, dei miei competitor, sempre con la dovuta accortezza, senza troppa ingenuità, ma mi fido.

Con la certezza che posso attraverso la chiarezza gestire e interrompere qualsiasi rapporto nel quale la fiducia venga a mancare.

Cerco poi di meritare la fiducia, cercando di essere sempre chiara, sincera anche quando sbaglio, quando le cose non sono proprio come le avevamo immaginate, cerco di essere attiva, di produrre risultati.

E se qualcuno si fida di me, io lo ripago mille volte di piu del suo investimento: non c'è benzina più forte per me della fiducia che mi si concede.

E credo funzioni così per tutti.

Spero che questa sia l'epoca in cui si torni a fidarsi, a far le cose per bene, a meritarsi la ficucia.

Prezzi onesti, lavori professionali, prodotti "sinceri", aziende che rispettano il lavoro degli altri, che producono cose che fanno bene alla comunità.

Fidarsi innesca un meccanismo virtuoso che autoelimina i malintenzionati.
Fidarsi significa accettare i fallimenti, le cadute, gli scivoloni dell'altro e di noi stessi, perchè quello è donare nuovamente fiducia.
Perchè comunque non esiste la perfezione, esite il tendere ad essa.
Non esistono cuori senza macchie, menti solo geniali, e forse è stata proprio questa mancanza di obiettività a farci smettere di fidarci, abbiamo creduto alla perfezione.

Il Tao recita:
In ogni mondo di male esiste un punto di bene
in ogni mondo di bene esiste un punto di male.

Io ho deciso che mi fido.
Di trovare un equilibrio, cocreatore, di mettere la mia parte di fiducia.
Ho deciso che agisco, faccio, investo.

Comunicare FIDUCIA, con i fatti, le azioni, le cose giuste.

Non servono belle fotografie professionali con dolcetti di cera, i colori giusti, e l'inquadratura giusta del momento.
Serve sovvertire il paradigma e invece di mistificare raccontare ciò che davvero funziona, ciò che davvero è il plus di ogni azienda che lavora seriamente e con passione.
E visto che queste poche regole valgono poi in tutti i settori della vita: NON RIMANE CHE PROVARE A FIDARSI!
Buona notte o Buona giornata!







lunedì 2 gennaio 2017

La mia fotografia food per le aziende: racconto il cibo attraverso i 5 sensi e l'arte

Quando racconto un prodotto lo studio a fondo prima di fotografarlo:
che profumo ha? Che sensazioni stimola al tatto, al gusto, alla vista, all'udito?
Le nostre percezioni, sono così automatiche che non le viviamo più.
Panettone Artigianale fotografato per Opera Waiting Poggibonsi
Fotografia Vanessa Rusci tutti i diritti riservati
VR Comunicazione Siena Food & Art
Non ne abbiamo consapevolezza.
Ho studiato molti anni la percezione, a seguito dell'incontro con Fabrizio Ferri e la sua scuola che ho frequentato a Milano, una scuola che insegnava attraverso il metodo dei 5 sensi, ovvero, stimolare la consapevolezza sensoriale. Fu per me logico successivamente ricercare nel campo della percezione e associarlo alla fotografia.
Se banalmente la gran parte di noi possiede i 5 sensi, e altrettanto banalmente nessuno ne ha quasi più la consapevolezza, (inutile ripetere che non usiamo quasi più l'olfatto, il tatto, siamo spesso inconsapevoli dei sapori  del cibo, del suo rumore, ascoltiamo solo i rumori più forti), non è sicuramente banale, il tentativo di riappropriarsi delle percezioni e utilizzarle per la creatività, per la fotografia.
-Inebriata vacillo-
Panettone Artigianale Opera Waiting Poggibonsi
Fotografia Vanessa Rusci tutti i diritti riservati
VR Comunicazione Siena Food & Art

- La mia mano tocca delicatamente la sua morbidezza e la bocca si apre in attesa... -
Panettone Artigianale Opera Waiting Poggibonsi
Fotografia Vanessa Rusci tutti i diritti riservati
VR Comunicazione Siena Food & Art

- Il profumo arriva alle narici e la mia lingua si muove -
Panettone Artigianale Opera Waiting Poggibonsi
Fotografia Vanessa Rusci tutti i diritti riservati
VR Comunicazione Siena Food & Art
Le immagini oramai ci sommergono, la quantità prodotta giornalmente ha superato l'immaginazione: lo stile, la potenza, il linguaggio sembrano essere oramai spariti, se non per rari e intermittenti casi sparsi in giro eccessivamente silenziosi.
Quindi che senso ha raccontare un prodotto?
Che necessità c'è di chiamare un fotografo quando l'immagine è così facile da realizzare, così inutile in un oceano di immagini "usa e getta"?
un pomodoro è un pomodoro
un prosciutto un prosciutto
un biscotto un biscotto.
- Friabile esplosione di gusto -
 Biscotto Artigianale Opera Waiting Poggibonsi
Fotografia Vanessa Rusci tutti i diritti riservati
VR Comunicazione Siena Food & Art

- Leggero sale al palato -
Biscotto Artigianale Opera Waiting Poggibonsi
Fotografia Vanessa Rusci tutti i diritti riservati
VR Comunicazione Siena Food & Art

- Incuriosisce il suo profumo -
Biscotto Artigianale Opera Waiting Poggibonsi
Fotografia Vanessa Rusci tutti i diritti riservati
VR Comunicazione Siena Food & Art
Ero stufa però di questo modo di ragionare e fotografare, annoiata soprattutto, e poi anche i risultati delle fotografie per le varie campagne non davano risultati confortanti: la gente è anestetizzata, le belle immagini non pagano più, i prodotti non escono come protagonisti, ma sono solo uno still del nostro film quotidiano, still inutile, vuoto, dimenticabile.
Come potevo fare ancora fotografia che fosse utile e non un semplice processo di riproduzione?
Come potevo raccontare i prodotti che incontravo, i luoghi che visitavo e soprattutto come potevo sottolineare l'unicità del prodotto?
Non un pomodoro ma quel pomodoro, cresciuto in quella terra, con quel profumo, con quelle caratteristiche.
Così ho deciso di sperimentare le mie percezioni e usarle per realizzare le mie foto.
Fare ritratti dei prodotti, assaggiarli, viverli, sperimentarli.
Stimolare la fantasia quindi assaggiando un formaggio stagionato, toccando la pelle di una pesca matura, odorando il profumo umido di ragù che sale da un piatto fumante, raccontare la texture di un panettone ben lievitato.
Come qualunque arte la fotografia ha bisogno di tempo, studio e attenzione, questo metodo mi permette di andare oltre allo stereotipo comune e produrre immagini che sono fuori dagli schemi, che diventano quindi interessanti, coinvolgenti. Produrre fotografie che raccontano una storia, che hanno un titolo, che tornano a essere fotografie, non stock di fotografie, non semplici scatti, ma nature morte d'autore o meglio in inglese: Still Life d'autore, ancora vivo, ironico destino di uno scatto.
Il mio metodo è un modo per andare oltre il mio stile, oltre l'idea stereotipata che ho di un prodotto, e creare invece uno stile unico e specifico per ogni servizio fotografico.
Le percezioni sensoriali aprono un magazzino culturale che è differente per ognuno di noi, creano immagini nuove e fortemente comunicative.
La mente si assuefà allo stereotipo e quando si dice che si si devono realizzare immagini sul trend del momento si è già vecchi, si è già indietro, saremo quindi meno visti, meno vissuti, meno efficaci, oggi occorre incuriosire, stupire, stimolare, meravigliare.
Amo anche giocare con la sinestesia cercando di riassumere in uno scatto le mie personali percezioni più dirette: un profumo intenso e dolce diventa uno sfuocato fortemente contrastato, una morbidezza del palato diventa una inquadratura perfettamente equilibrata.
- Invisibile percezione -
Cipolla e Zafferano per Opera Waiting Poggibonsi
Fotografia Vanessa Rusci tutti i diritti riservati
VR Comunicazione Siena Food & Art
Le mie fotografie di food non sono immagini comuni, ho una attrezzatura particolare che mi permette di giocare su tanti fattori, invento di volta in volta filtri e elaborazioni.
L'errore che spesso si commette è quello di cercare una sterile perfezione, fermandosi alla forma, perdendo così la potenza comunicativa della fotografia autoriale, dimenticando la potenza dell'immagine.
Tornare a comunicare passa da qui, senza arroganza ma con la voglia di tornare a ragionare di fotografia con la necessaria serietà e il dovuto rispetto.
Il resto è manierismo e superficialità.
E infatti c'è poca meraviglia in giro e spesso i creativi non hanno più tanto da dire.
- Kandinskij - Ready made di una percezione del profumo di cipolla -
per Ristorante Il Leccio Montalcino
Fotografia Vanessa Rusci tutti i diritti riservati
VR Comunicazione Siena Food & Art
Visita il mio sito e scopri tutti i miei lavori:
www.vanessarusci.com
contattami
vrcomunicazione@vanessarusci.com

venerdì 11 novembre 2016

Tartufo e arte... Come comunico con i miei Vjset

Domani VJ set a San Giovanni d'Asso Siena.
Proiezioni e musica che accompagneranno una degustazione di tartufo e bollicine.
La mia ricerca è stata affascinante e interessante: come si racconta per immagini? Come si crea una narrazione artistica con un Vjset? 
Intanto vi racconto il percorso a domani le immagini...
Amo utilizzare tanti media artistici per la cultura, per la promozione dei territori, dei loro prodotti, per far godere il pubblico di piccole chicche artistiche come la musica della bravissima chitarrista classica Daria Fetodova e alcuni video di bravissimi artisti quasi sconosciuti in Italia che mixeró con il mio materiale.
#amolamiaarte
Il Tartufo questo magico elemento che adoro e chi mi ha sempre affascinato.
Ho studiato le sue leggende, le sue storie, il territorio di San Giovanni che lo accoglie e lo sintetizzato in immagini che si muovono si trasformano nel mio racconto a tempo di musica.
Amo questi incontri dove il pubblico sta accanto a te, vive esperienze e con il quale puoi scambiare emozioni.
Oggi è domani vi scrivo ricerche e emozioni...
Venite con me:
"Il fascino del tartufo è nel suo mistero. È figlio della terra e del buio. Lontano da tutto ciò che vive e si ciba di sole. Non ha rami, né foglie, né tronco. Cresce nell’oscurità del terreno, aggrappato alla vita grazie alle radici degli alberi. Aspetta l’acqua. Poi cede alle piante elementi minerali per avere in cambio glucidi. Per ubbidire alla prima regola del mondo dei viventi, quella di conservare e propagare la specie, ha solo un’arma: il suo profumo. Un richiamo che seduce. Irresistibile. Qualcosa di ancestrale che si propaga nel terreno, affiora in superficie e imprigiona l’olfatto. ..."

lunedì 19 settembre 2016

Luca Parmitano: torneremo sulla luna! E il marketing al tempo della realtà aumentata


Ieri ho assistito, tra le tante cose, all'intervento di Luca Parmitano, l'astronauta italiano, al Wired Festival di Firenze.
Oltre a rimanere impressionata dalla sua altissima taratura intellettiva, morale e umana, mi ha colpito il suo racconto sull'esperienza fisica che vive nel suo lavoro.
Ha raccontato le sue attività nello spazio e negli abissi marini sottolineando come tutte queste lo riportino sempre più a un contatto con la vita reale, al bisogno di porre attenzione alla vita vera, alle sue manifestazioni: ascoltare il vento, toccare la terra, odorare gli spazi, gustare l'acqua.

Affermazioni che sembrano contraddittorie vista la tecnologia avanzatissima che usa nel suo lavoro.
Un ragionamento che sposo da sempre nelle mie ricerche sensoriali e che convalidano la mia ipotesi della necessità di un marketing esperienziale ancestrale, che vada a soddisfare la reale esigenza di vita del consumatore.
A proposito di questo termine mi piacerebbe da ora in poi poterlo sostituire globalmente con il termine "fruitore" o "essere umano".

L'esperienza tecnologica oggi continua a far vivere in mondi mentali, virtuali o di realtà aumentata, perfezionando sempre più l'illusione della verità e aumentando di conseguenza la necessità di vita vera.

Prevedo quindi che nei prossimi anni ci sarà un impennata di tutte quelle attività che potranno essere fatte sfruttando i sensi, semplici, di tutto ciò che regali esperienze e percezioni sensoriali vere.

Un altro tema che ha toccato Luca è quello del tempo.
Il tempo di ognuno di noi è limitato e invece noi sembriamo non comprenderlo.
La sua visione futuristica libera dalla paura e dall'ego che vede e richiede la presenza di giovani da sostenere e incentivare, che continuino a ricercare di migliorare il mondo e che arrivino a scattarsi un Selfie con alle spalle Marte (proprio come lui ha scattato il primo Selfie della storia con dietro la luna) mi ha fortemente colpito è commosso.

È necessario che anche le aziende e il marketing analizzi e ragioni su questi punti.
Guardate al futuro!

E concludendo: la rivelazione di un progetto che vuole creare sulla luna un villaggio stabile di ricerca ha dato energia alla mia fantastica aprendo scenari e fornendo input fantascientifici che sono sicura serviranno e influenzeranno le mie prossime campagne.
Village Moon: torniamo a sognare il futuro!!!








martedì 15 dicembre 2015

Eccellenze in digitale: Made in Italy sempre avanti con Google che ci insegna a usare i suoi strumenti

Cari amici 
avete visto la fantastica novità di Google plus riguardo alla preparazione di chi ha un profilo Google e lo vuole utilizzare per farsi tanta e corretta pubblicità?

Direi che per le aziende che hanno uno staff interno è qualcosa di strepitoso!

Ovviamente sto seguendo il corso on line per capire e valutarne anche la validità, ma già di primo acchito ritengo che questo strumento sia favoloso!
Non a caso si chiama:
Eccellenze in digitale
per accederci si deve creare un account Eccellenze Made in Italy che terrà conto dei nostri progressi e ci terrà aggiornati su tutte le novità che Google tirerà fuori dal suo cappello magico!

Ecco il il link per trovare Eccellenze in Digitale


Buon lavoro amici
e se volete invece un'esperto per la vostra attività
visitate il mio sito cliccando su questo link:
Lavoro in tutta Italia per una comunicazione all'avanguardia e in queste città ho già tanti clienti: Siena, Grosseto, Firenze, Milano e dove vuoi tu! Oggi il lavoro telematico lo permette!


Buona serata
Amici

domenica 4 ottobre 2015

Eroica 2015 - Quando il territorio si promuove da solo, quando le cose che creano valore raggiungono traguardi incredibili!

Qualche settimana fa, Nicola Bettini figlio di Giuliano, della storica Ciclofficina di Poggibonsi, con i quali sto sviluppando un piano di comunicazione per il 2016, legato al valore umano, allo sport, alla salute, all'aggregazione,  mi chiama comunicandomi che parteciperà alla corsa Eroica di quest'anno, che si svolgerà Domenica 4 Ottobre.
La cosa che mi ha davvero colpito di questa famiglia e di questo progetto è la passione, l'umiltà e la convinzione... discorso lungo che comunque vi farò conoscere mentre daremo vita al progetto.

Nicola mi comunica anche che uno dei percorsi della storica corsa passerà proprio sotto casa mia, sulla strada di Piana, stupenda strada bianca tra Buonconvento e Ponte d'Arbia.

Ci andrò, decido, per fare due scatti.

Stamani però il tempo è pessimo, piove in maniera torrenziale
e così rinuncio.

Verso le 12 misticamente esce il sole e così decido di andare, in realtà piove sempre, ma in maniera davvero leggera e non continuamente, per cui il panorama regala scorci indescrivibili, oltre a profumi autunnali di rara intensità, si sa la pioggia sprigiona profumi fantastici.

Davanti ai miei occhi sfilano tantissime biciclette, con un flusso continuo, di due tre persone, che passano salutandomi, spesso bagnatissimi e ricoperti di fango, ma con un sorriso di soddisfazione e orgoglio raro da trovare di questi tempi.


Eroica 2015 - Strada di Piana
© Vanessa Rusci
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Ma cosa è questa Eroica che vediamo spesso scritta su tanti cartelli in Toscana?
Quando è nata? Dove e per volere di chi?

L'Eroica nasce nel 1997
prendiamo qualche frase importante dal sito ufficiale:
"Vogliamo far riscoprire la bellezza della fatica e il gusto dell’impresa." 
GIANCARLO BROCCI, Ideatore de L'Eroica

"Il ciclismo eroico di Bartali e Coppi è quello capace di insegnare i bisogni veri, quelli legati al sacrificio che cerca i limiti del proprio fisico, quando sete, fame, stanchezza si fanno sentire con tutta la loro intensità. E’ un ciclismo in grado di diffondere rispetto e creare legami tra avversari leali. 
E’ anche un ciclismo che mira a generare atleti sani e belli da guardare, nuovi modelli di vita a cui ispirarsi e ambire. L’Eroica è anche una fondazione per la salvaguardia del patrimonio di strade bianche della Toscana.

Da queste concezioni romanticamente attuali è scaturita l’idea dell’evento ciclistico nato nel 1997. 

Al via furono in 92 i “cacciatori di sentimenti e emozioni“ come li definisce l’ideatore Giancarlo Brocci.


In queste poche righe riconosco tanto della filosofia della Ciclofficina, lontana dal ragionare unicamente in termini di profitto e denaro e dedita veramente a un percorso umano e sociale importante.


Quali sono le caratteristiche di questa corsa?

Salvo diversa indicazione pubblicata nei siti delle singole manifestazioni, agli eventi Eroica si può partecipare solo con 
Bici Eroiche o con Bici in Stile Vintage 
Per Bici Eroiche (ovvero Biciclette d’Epoca) si intendono tutte le bici da corsa su strada costruite fino al 1987 incluso sia con cambio che senza cambio, quali quelle costruite alla fine del 1800 o all’inizio del 1900. 
Ritengo sia affascinante!

E per l'abbigliamento?

Per partecipare agli eventi Eroica i ciclisti sono altresì invitati ad indossare abbigliamento d’epoca o d’ispirazione, tendenzialmente maglie e calzoncini di lana, acrilico o altri materiali utilizzati fino alla fine degli anni '80, evitando di mettere in vista indumenti con materiali tecnici di recente manifattura.

Gli organizzatori degli Eventi Eroica possono riservarsi di non ammettere alla partenza ciclisti con abbigliamento o atteggiamenti farseschi o irridenti.

Attenzione anche agli accessori.

Nel rispetto dello spirito rievocativo dalla manifestazione, i partecipanti sono invitati a curare la scelta di tutti gli altri accessori, a partire da scarpe, cappellini, borracce, etc.

Per quanto riguarda l’utilizzo del casco di sicurezza omologato, questo è l’unico accessorio moderno di cui è consentito e consigliato l’utilizzo.

In alcuni Paesi l'utilizzo di un casco omologato potrebbe essere obbligatorio.

Leggi anche: http://eroica.it/ispirazione#sthash.B4ZLV5XH.dpuf

Per il percorso esistono 4 tipi di gara:
46 km
75 km
135 km
209 km


ed ho trovato questa bella mappa per mostrarvi il percorso di quest'anno

C'è poi tutto un interessantissimo movimento vintage legato alla corsa, di personaggi che si vestono come negli anni 20, che non necessariamente corrono in bici, ma partecipano nei vari punti di ristoro o nei mercatini legati alla corsa.
Di questo parleremo poi, nei prossimi mesi!

Un ultimo regalo per i curiosi:
Giancarlo Brocci, in questo video, racconta la nascita dell'Eroica a Gaiole, ricorda la fatica di un epoca senza tecnologia, ricorda un epoca dove lo sport serviva per capire la vita, gli sforzi necessari per vincere, ricorda quanto questo oggi serva ai nostri giovani.


Ed ecco gli scatti che ho selezionato da una sessione di un'oretta in mezzo all'umore instabile del tempo, ho scattato con Iphone 6 e usato filtro Instagram "Amaro", giocando poi con la post produzione sempre di Instagram. 

Amo la fotografia Smart... mi da la possibilità di esprimermi liberamente...

Curiosità
Eroica 2015 - Strada di Piana

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Tenacia
Eroica 2015 - Strada di Piana

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Sento il profumo della potenza umana...
Eroica 2015 - Strada di Piana
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C'è una forza illimitata nella nostra natura...
Eroica 2015 - Strada di Piana
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Velocità in curva Eroica 2015 - Strada di Piana
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La mia preferita: Da solo
Eroica 2015 - Strada di Piana
© Vanessa Rusci
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Concludo sottolineando che ancora una volta le cose che davvero vincono, che creano valore sociale, che proseguono e si concretizzano nel tempo sono cose che partono da passioni, da sogni, da un piccolo gruppo di persone senza troppe pretese e poi aggregano persone, col tempo diventano movimenti importanti.
Da queste riflessioni e incontrando persone che credono in questo ho cominciato a credere che si può davvero fare una comunicazione differente, che non plagi, che non imponga, che crei valore... come la fotografia di valore, come una vita impiegata a creare valore.
Eroica, Villaggio della birra (che sapete non cito a caso, sono eventi che portano la  Toscana nel mondo, che creano turismo, economia sana, pubblicità gratuita, vorrei tanto che i nostri cari politici comprendessero questo e che sostenessero sempre queste iniziative, così importanti per il nostro territorio!

Grazie a Nicola per avermi catapultato in questa bella realtà!

Buona domenica!

giovedì 1 ottobre 2015

Giocando con le donne... quando una ricerca artistica si plasma per un lavoro di comunicazione

Luana Bonelli, commercialista di Siena preparata, colta e amante dell'arte e della cultura mi mette in contatto con Giovanna Sciarappa titolare dell'attività Gilly Hair Style di Siena, secondo Luana sono la persona giusta per realizzare un lavoro fotografico "fuori dalle righe" per la comunicazione di Giovanna che come ogni anno realizza una campagna per pubblicizzare la nuova stagione di acconciature.

Incontro Giovanna a Siena presso il suo negozio e scopro che ha vissuto, studiato e lavorato a Londra, che ha una mentalità audace e un livello professionale molto alto.

Ascolto attentamente le sue richieste e poi me ne vado promettendo di li a breve un preventivo.

Il mio lavoro sui ritratti performativi c'entrerebbe, penso, due temi, Afro e Anni 50, le modelle saranno donne "vere" non modelle professioniste perchè Giovanna vuole coinvolgere le proprie clienti, ci sarà una truccatrice professionista che studierà e elaborerà il tema, il tutto durerà dal pomeriggio fino a sera e lo spazio dove allestirò il set non sarà grandissimo considerando che avrò flash da studio e un fondale bianco. 

Quando eseguo lavori di questo genere occupandomi di comunicazione sto molto attenta a non far prendere il sopravvento al mio lato "ribelle", quello che combatte il sistema "donna da cover". 

Anche perchè poi spesso sono proprio le donne a chiedere di essere rappresentate in maniera ideale, senza rughe, senza difetti, più magre, più alte e perchè giudicarle, bombardati come siamo tutti da ideali sublimi e irraggiungibili... e qui ci saremmo mosse addirittura nel campo intimo della parrucchiera e della truccatrice...

Comunque presento il preventivo a Giovanna e le lancio la mia idea: se le va di lasciarmi un po di spazio, dove posso provare a realizzare le "mie" immagini, quelle che faccio per la mia ricerca, se mi autorizza a lasciare qualche ruga, utilizzare le mie aberrazioni da obiettivo... e lei accetta...

Così fotografo queste donne, che non hanno esperienza di set, che si vergognano, (il set di solito si sogna,  può apparire come un podio per la bellezza, ma poi alla fine spaventa) che alla fine quasi si abbandonano in un atto di totale fiducia... doppia responsabilità... grandi aspettative...

Ci divertiamo, giochiamo, scimmiottiamo le grandi dive...

Facile fare belle foto con le ragazze pettinate da Giovanna, facile per la sua bravura e facile e sicuro perchè poi esiste la post produzione, quella che toglie ogni difetto, che mostra capelli inesistenti di gomma, pelli di plastica, sorrisi da Barbie...

Parlo con le ragazze, spiego che il mio obiettivo le distorgerà, che racconterò altre cose oltre a quelle che normalmente si vedono nei giornali, che da anni cerco di mandare altri stereotipi e di smontare quelli che a volte provocano tanta sofferenza, pur essendo una cultrice della bellezza femminile, pur amando e riconoscendo il bello. Dico loro che non ritoccherò tutte le fotografie... accettano.

Poi arriva la fase della selezione e della post produzione e come sempre scopro che sono riuscita a raccontare delle donne. Mi innamoro dei miei scatti, narcisisticamente. Perchè?
Primo perchè io amo fotografare le donne, e poi perchè fotografo/racconto donne vere.
Perchè mistificando con l'obiettivo ma senza esagerare con la post produzione racconto i mille istanti che compongono il ritratto di ognuno di noi. 

Noi siamo mille istanti consecutivi percepiti da altezze, angolazioni, prospettive diverse di continuo... percepiti da stati d'animo mutevoli, influenzati da emozioni e da esperienza...E soffriamo per le foto brutte, per il riflesso di uno specchio, ma noi non siamo quella frazione di secondo, siamo energia, rumore, musica, emozione, movimento, entità fisiche uniche... perfettamente dotate...


Non vado oltre... le foto racconteranno il gioco di questa bella operazione.

Un grazie a tutte le donne coinvolte per essere state al gioco, per avermi permesso di giocare.

Grazie in primis a Luana, senza la quale questa operazione non sarebbe partita. Grazie a Giovanna per aver accettato la sfida, grazie a Andrea Bassega e Tania Ferri per essere sempre al mio fianco e per sopportare la mia terribile spocchia fotografica... ma d'altra parte tutti lo sanno per me: #lafotografiaèunacosaseria. Grazie anche allo staff di Giovanna: disponibile, sorridente e preparatissimo: Sara, Caterina e Lola

E un SUPER GRAZIE VA A TUTTE LORO

LE VERE PROTAGONISTE: 

Luana, Giada, Valentina, Marta, Camilla e Marianna!


pagina web con le foto della serata
Photo Vanessa Rusci
Model Luana Bonelli
Hair e Make up Gilly Hair Style Siena
Dove si trova Gilly Hair Style a Siena